"Se tu vuoi elevarti, elevati da te disse Goethe ma, visto che non ci riesci, almeno levati dal cazzo" (Born to be Junk)
Non appena abbiamo messo questo vinile sul piatto abbiamo sentito scorrere le acque reflue e il nostro impianto stereo si è trasformato in un impianto fognario.
Tom Binou con i suoi fidati Ratlickers ci prende per mano e ci fa calare attraverso la caditoia in copertina per condurci - tra liquami maleodoranti e pantegane sghignazzanti - alla ricerca di buffoni malefici fuggiti e rintanatisi nel sottosuolo (quel "Pennyvinsy" che avevamo già ascoltato come singolo che ha anticipato questo album).

Per non venir indotti alla catatonia dai Pozzi Neri, Tom Binou intona, dalla prima all'ultima traccia, un vero e proprio mantra a mo' di Rito di Chüd [clicca QUI per leggere].
Un viaggio tanto pericolosissimo quanto nauseabondo tra suoni che vanno a saturare l'aria rendendola irrespirabile e finanche pericolosa per la nostra salute psicofisica.
Proprio per questo sul retro della copertina si consiglia vivamente all'ascoltatore di indossare un adeguato dispositivo di protezione delle vie respiratorie (noi abbiamo testato, con ottimi risultati, una GP-5 di fabbricazione sovietica [clicca QUI per info]).

Presto la recensione completa qui!

TURN ON, CAPIT MUNDI? DROP OUT!