Gregorio Bardini: alla Ricerca dell'Onda Primordiale

di Paul Shiva 19 dicembre 2024

Gregorio Bardini come compositore nasce, per evidenti motivi anagrafici, dentro la Nuova Onda degli Anni 80 ma la sua si è ben presto rivelata una costante esplorazione dell'origine dei suoni, tra sacro e profano, paganesimo e monoteismi, con il focus sui loro risvolti mistici; una ricerca, in definitiva, sia verso quella "vibrazione" alla radice della materia (quindi dell'universo) che quella "tradizione primordiale" concettualizzata da uno dei suoi punti di riferimento intellettuali, il filosofo ed esoterista René Guénon. Abbiamo avuto il grande piacere di potergli rivolgere qualche domanda focalizzata (in questa occasione, sperando di averne altre per proseguire il racconto) sulla nascita e sulle fasi iniziali del suo percorso creativo e di contestuale ricerca filologico-musicale.


Paul Shiva: Ciao Gregorio, miriamo al cuore: cosa hanno rappresentato per te gli anni 80 e la subcultura punk?

Gregorio Bardini: Contrariamente a quel che molti sostengono, gli anni 80 sono stati un periodo di grandissima qualità musicale, periodo in cui erano attivi gruppi fantastici, altro che fine della musica! La subcultura punk è stata un’occasione per sperimentare, per certi versi una nuova avanguardia artistica nata nel seno di un genere “non colto”, il rock per l’appunto. Il punk per me è stato anche una palestra a livello politico-sociale, occasione di scambi ed amicizie, una terza via in cui incunearsi tra conformismo borghese ed edonismo discotecaro-drogaiolo, alternativa ai cascami sessantottini e fricchettoni.

Paul Shiva: Il demotape con 4 tracce intitolato "Il Viale Giallo della Vergogna” a firma tua e Alberto Fiori Carones (se non ho informazioni errate datato 1980!) oltre ad essere, con tutta probabilità, la prima produzione della mitica megamagomusic di Alberto Fiori Carones si colloca già in un ambito di superamento / riconversione dell’energia creativa del punk, un po’ quello che accadde ad altri artisti anche già in attività come ad esempio i T.A.C., di cui più avanti parleremo. Ci racconti come nacque questa vostra collaborazione?

Gregorio Bardini: Hai colto perfettamente nel segno, la temperie culturale era quella. Alberto non l’ho mai conosciuto di persona, si comunicava via lettera, nemmeno col telefono. Dato che avevamo dei gusti musicali molto simili decidemmo di collaborare insieme. Mi mandò alcune sue basi e abbozzi musicali che io rifinii in modo definitivo.

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Bardini Fiori Carones

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Nuove Onde: L'Italia Taglia

di Paul Shiva 16 dicembre 2024

"The danger of the vulgar surfer philosophy is that, “Oh man, nothing is important; just kick back, wait for the wave, just hang out”.
That’s beautiful, and it’s a step forward, but in a sense it’s a dilettante situation. The next step is to create the future, to take responsibility for it

(Dr. Timothy Leary)


Italia, 1985.

L’anno iniziò con una eccezionale ondata di freddo (il 12 gennaio a Molinella, nel bolognese, si toccarono i -24°C e a Firenze i -23°C!) che provocò quella che - definita per questo la nevicata del secolo - paralizzò l’intero paese per tre giorni: a Milano si depositò un manto nevoso fino a circa 70 cm, a Varese 122 cm ma nevicò abbondantemente anche a Roma e Napoli. Proseguì con la legalizzazione delle (indubbiamente nuove) onde televisive Fininvest con il varo dei due “Decreti Berlusconi” che, oggi lo sappiamo, potremmo chiamare anche “Decreti Flaiano” perché in “Don't forget, 1967/72” (postumo, 1976) l’Ennio nazionale aveva profetizzato: “Fra 30 anni l'Italia sarà non come l'avranno fatta i governi, ma come l'avrà fatta la televisione”. Che anche Lacoonte gli avrebbe dato il cinque. Nel mentre a Mosca venne nominato segretario del PCUS Michail Gorbaciov. E sappiamo che significati ed implicazioni la nuova onda politica della “perestroika” e della “glasnost” avrebbe poi avuto: un’ondata sussultoria della storia che arrivò, pochi anni dopo, infine a far crollare quel Muro che aveva tenuto diviso il mondo in due. Un sintomo dell’imminente cambiamento di un’era della geopolitica ed il primo passo nella definizione di quella che stiamo vivendo oggi. Infine l’anno si chiuse, simbolicamente, il 20 novembre, con il lancio della prima versione di Windows da parte di Microsoft: ed oggi ben sappiamo cosa ciò implicò ai fini della costruzione del mondo digitale (e della conseguente ondata elettromagnetica di smaterializzazione) che oggi (dis)abitiamo.

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Mappa Cover Italia Taglia

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L'Italia Taglia: Anteprima (Plastica nr. 5 / Novembre 1985)

di Paul Shiva 9 dicembre 2024
Italia Taglia

Plastica n°5 / Novembre 1985

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EX EX

di Paul Shiva 17 novembre 2024

Riceviamo e con piacere pubblichiamo questo ricordo degli EX EX di Sabaudia ovvero Giorgio Calderan (basso, chitarra e tastiere) e Antonio D'Agata (tastiere e percussioni).

"A Sabaudia in quegl'anni non c’era nessuna scena. Tutto si svolgeva all’interno di un garage dove si suonava (Giorgio), si strimpellava (io) e dove si parlava dei nuovi dischi che erano usciti. Ci siamo conosciuti in modo fortuito. Avevo registrato una cassetta per un mio amico, Fausto, con alcune delle cose che sentivo in quel momento: Simple Minds, Human League, Soft Cell, Japan, Ultravox. Cose più fruibili, in verità, alternate però ogni tanto anche da Bauhaus e Killing Joke. La cassetta capitò in mano a Giorgio che chiese chi l’aveva fatta, da lì il conoscersi fu il passo successivo. La prima volta che scesi nel suo garage rimasi fulminato: un sintetizzatore, una batteria, un basso e anche una chitarra. Le apparecchiature erano accese, pigiai il dito sul do centrale del sintetizzatore, un Crumar Trilogy, e suggellai questo patto. Correva l’inizio degli anni 80."

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EX EX

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Intervista a Luciano "PunkDark" Guerzoni

di Paul Shiva 24 ottobre 2024

Paul Shiva: Abbiamo il piacere di fare una chiacchierata con Luciano Guerzoni che con il moniker di “PunkDark” dette il suo contributo come disegnatore e grafico a moltissime delle più importanti ed emblematiche fanzines degli anni ‘80, da “Nuova Fahrenheit” a “Komakino”, da “Urlo Wave” alla mitica “T.V.O.R.”. Ciao Luciano, innanzitutto puoi raccontarci come venisti in contatto con la subcultura punk/new wave? Hai un ricordo di un aneddoto o comunque di un momento in particolare in cui ti si aprì quel "mondo sotterraneo" dinanzi e divenisti “Punkdark”?

Luciano “PunkDark” Guerzoni: Ciao, ti ringrazio per darmi la possibilità di raccontare questo viaggio nei mitici anni 80! Tutto per me è iniziato guardando un servizio sui punkers di Londra trasmesso nel 1977 alla RAI durante una trasmissione che si chiamava" Odeon Tutto Fa Spettacolo”. Poi mio fratello, che in quel periodo si trovava a Londra per motivi di lavoro, ha iniziato a portarmi materialmente i dischi della nuova scena (come quelli degli Ultravox, dei Sex Pistols e degli Stranglers) che, ovviamente, per lui era molto più facile reperire rispetto a me qui in Italia (ricordiamoci che, all’epoca, qualora un vinile non veniva ristampato in versione “nazionale” bisognava che fosse letteralmente importato).

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Punk Dark Fanzine

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