Della Morte delle Illusioni

di Paul Shiva 20 agosto 2024

Negative Existence [clicca QUI per info]
“Dead Illusions” Demotape (1985)

All’inizio del 1985 si consuma la Morte delle Illusioni di Paul Shiva (ma in realtà c'era un'intera generazione alle prese con questo lutto). Un’epoca stava finendo. In realtà era già finita probabilmente almeno un paio d’anni prima, là dove era iniziata. Solo il ritardo temporale - in un’epoca in cui i mezzi di comunicazione lo rendevano ancora possibile - il décalage geografico, lo sfasamento nella freccia temporale fra centro e periferie dell’Impero, avevano tenuto alimentata artificialmente l’ultima dea nelle nostre lande ai confini anche di ogni subcultura occidentale.

Le illusioni erano anche, evidentemente, quelle che ci accompagnano più spesso qualora non siamo in grado o non desideriamo (perchè il desiderio - in questo caso più che in altri - è legge) guardare non solo in faccia ma negli occhi il mondo. E queste spesso cercano compagne con cui copulare, riprodursi e proliferare. Ed ecco che ci troviamo a vivere in una dimensione mitologica, quasi sospesi nelle nostre visioni, nei nostri tentativi di fuggire la realtà: “Sono già oltre, oltre questa morte, cinica come un sorriso” (“Beyond”).

Finiscono quindi i Negative Existence assieme all’illusione di poter sfuggire - in qualche modo - al Sistema. Finalmente si trova il vero coraggio di guardare negli occhi la Realtà perchè “Life’s a white sheet on which we write with the pen of the illusion” (“Dead Illusions”) e quindi “It’s already over, I know that nothing can be much sometimes” (“Already Over”).

Finiscono i Negative Existence che salutano con questo demotape di oscure e sgangherate dark songs registrate con un boombox dentro un garage (in realtà un magazzino di un negozio di frutta e verdura! Un metaforico presagio?) quasi tutte il 5 marzo del 1983.

Nel momento stesso che fu trovato finalmente il coraggio di fissare nelle pupille la Realtà  nascono i No Existence [clicca QUI per leggere il Manifesto del marzo 1985] che accompagneranno Paul Shiva per i successivi tre anni con la consapevolezza che “I’m the only witness of my existence” (“In the Dark”).

Tutto ciò mentre “Il Rock entra in Discoteca” e si comincia a fare “tutto quello che non si deve fare. Mentre si stanno sciogliendo i Mono ed i London 77 ma nascono i Settimana Enigmatica. Mentre GM remixa anche se stesso fino all’ossessione tra una Catastrofe nel Vuoto e un Saturno Sopra le Acque. Fino al doloroso, ma non per Paul Shiva - che lo aveva già elaborato - commiato del Live-Off (leggasi 'vaffanculo' al di là del bene e del male e pure degli eufemismi) del 28 dicembre 1987 al Cinema Teatro Tirreno, passando per un paio di demo storici (“The Bathos” e “Acta Est Fabula”) di cui parleremo, purtroppo, più avanti.

Inlay Dead IllusionDead Illusions Inlay 1 Demotape

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Inlay Dead IllusionDead Illusions Inlay 2 Demotape

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