Letame in the U.Kairoli

di Paul Shiva 1 aprile 2023

Un po’ più di anno fa mi fu chiesta la disponibilità per creare un Blog con il quale fare un lavoro di ricostruzione storica di quella meravigliosa scena musicale che si era sviluppata attorno a via Cairoli a Latina negli anni ‘80 (che ebbe come fulcro il grande, mai abbastanza rimpianto, Andrea Lopez).

Accettai, innanzitutto per i bei ricordi, che gelosamente conservo, di quei meravigliosi anni ed anche perché la produzione multimediale è la mia passione dagli inizi degli anni ‘90 per cui (parafrasando Wilde) se non impossibile, è sicuramente difficilissimo sfuggire alle proprie passioni.

Avendo lasciato la provincia di Latina sul finire del 1989 avevo perso qualsiasi contatto sia con le persone che conoscevo che con le relative dinamiche relazionali, per cui, quando iniziai a lavorare al Blog (al quale detti il titolo “Anarchy in the U.Kairoli”) non potevo avere la minima idea circa gli effetti che il mio “ritorno” (sia pur essenzialmente digitale) avrebbe sortito nelle suddette dinamiche.

Inizialmente potei rilevare solo una diffusa indifferenza da parte dei protagonisti di quella scena parallelamente all’idea, di chi distrattamente invece aveva intravisto qualcosa, che questo Blog fosse l’ennesimo prodotto del “guru de’ noantri” dei new media pontini: Marco Limone.

E fin qui la situazione è stata ancora gestibile, valeva sicuramente la pena portare avanti questo lavoro anche solo per Andrea, che senza alcun dubbio avrebbe apprezzato.

Nel tentativo di ampliare sia il pubblico che le possibilità collaborative nel dicembre del 2022 decisi di aprire una Pagina Facebook con lo stesso titolo del Blog.

Il 27 gennaio 2023 realizzai un fotomontaggio nel quale richiamai con un tag in modo scherzoso la Pagina Facebook denominata “1997 Fuga da Latina – Avventure del punk pontino dal 1981 ad oggi” scrivendo: “Dopo 1997 Fuga da Latina - Avventure del punk pontino dal 1981 ad oggi, Anarchy in the U.Kairoli presenta: 2023 Ritorno a Latina”.

Il tag fu da me inserito per tentare di ampliare rapporti (anche collaborativi) considerati i molti punti di contatto tra le due Pagine: certamente “geografici” (la scena rock di Latina) e “storici” (la mia incentrata esclusivamente sugli anni ’80, “1997 Fuga da Latina” invece che spazia, come dichiara nel nome stesso, dal 1981 ad oggi), quindi con l’obiettivo di provare ad avviare uno “scambio creativo” che potesse risultare possibilmente proficuo per entrambe le narrazioni.

Scelsi di giocare sul concetto di “fuga” e su quello di “ritorno” considerato che il lavoro che stavo facendo con il Blog voleva essere proprio un “ritorno” sul cosiddetto “luogo del delitto”, quel muretto così importante, nel corso degli anni 80, per la scena musicale di Latina.

A stretto giro (lo stesso 27 gennaio) “1997 Fuga da Latina” restituendomi il tag a mo’ di risposta pubblicò un post scrivendo testualmente: “Il punk pontino è sempre stato orfano... però aveva questi pro zii...se volete sapere cosa succedeva in palude negli anni '80 questa è la pagina che fa per voi Anarchy in the U.Kairoli”.(--->clicca QUI  per il post<---)

Ciò fu ovviamente da me letto come una più che esplicita accettazione dell’auspicato “scambio creativo” e delle possibilità di interazione tra le due Pagine.

Una settimana dopo, in data 3 febbraio 2023 ebbi l’idea di realizzare la finta copertina di un fantomatico gruppo del 1977 A.C. (N.B.: Avanti Cristo) dal nome CICERONES (giocando ovviamente con quello dei Ramones) e dal titolo “End of the Centurions” (parafrasando proprio l’LP dei Ramones intitolato “End of the Century”).

Nel momento di pubblicarlo pensai, credendo ovviamente di far cosa gradita, di riallacciarmi al suddetto scambio replicando nuovamente al tag ricevuto con una sorta di risposta a quanto asserito da “1997 Fuga da Latina” otto giorni prima aggiungendo nella descrizione del post: “1997 Fuga da Latina avete detto che "il punk pontino è sempre stato orfano", beh non è proprio vero: finalmente viene ristampato questo immenso capolavoro dei padri del punk pontino del 1977 A.C.! DE CICERONES "End of the Centurions”. Stoner Rock Ante Litteram!”.

Anche questa volta a stretto giro arrivò una risposta altresì adirata fino allo spregio nei confronti della mia Pagina Facebook, testualmente: “Anarchy in the U.Kairoli visto che si continua a tirarci in ballo e a noi piace ballare...Fuga da Latina non riconosce paternità o primigenie, non è mai stata interessata ai concerti nelle sale da ballo dell'arci o nei cinema parrocchiali, non è mai stata interessata alle quotazioni dei dischi o a comparire su riviste patinate... Tutto quello prodotto era parte dei mezzi di produzione e andava oltre la produzione stessa. Fuga sa bene che tutto ha un inizio ed una fine e allo stesso tempo che è tutto in divenire...si muove attraverso affinità amicali, riconosce l'importanza della memoria ma rifugge il culto della carogna. peace&@narchy”.

Dopo un primo momento di stupore, constatato che “1997 Fuga da Latina” aveva anche provveduto a bloccare la mia Pagina (!) rendendomi impossibile la risposta in quella forma, utilizzai il mio account personale per tentare di commentare in modo conciliativo il post in questione. (--->clicca QUI per leggere l’intera surreale conversazione sulla Pagina che “1997 Fuga da Latina” si è, chissà perché, premurata di far sparire<---).

Dinanzi alla inutilità del mio tentativo e ad una ostentata astiosa avversione (per me assolutamente incomprensibile alla luce degli elementi fattuali succedutisi) avevo l’intenzione di chiudere definitivamente una conversazione che, nata con il desiderio che potesse essere piacevole e potenzialmente utile dal punto di vista creativo, era divenuta fin troppo stucchevole, quando sulla Pagina di “1997 Fuga da Latina” il giorno 5 febbraio 2023 veniva pubblicato un post che recitava nella descrizione: “Ah…un’altra cosa che non ci è mai piaciuta sono le guardie che fanno i rocker” con allegata la canzone dei 4 Skins “A.C.A.B.”, con un chiaro e deliberato riferimento ai miei trascorsi lavorativi. (--->clicca QUI per leggere<---).

A quel punto, non conoscendo assolutamente chi fossero gli amministratori di quella Pagina e non potendo di conseguenza sapere chi fosse l’autore di quel post, iniziai a fare delle ricerche sul web dove rintracciai elementi che conducevano a tale Vincenzo Censi che su Facebook ha un account sotto il nickname di “Zi Vi”.

Lo contattai in privato mediante la messaggeria di Facebook al fine di chiedergli spiegazioni circa un intento diffamatorio che ritenevo fuori luogo e del tutto gratuito ottenendo come risposta che io avrei (con i miei due tag in una settimana!) fatto dello spam sulla sua Pagina ed, inoltre, che l’altra cosa gli dava "tremendamente" fastidio era il mio volermi arrogare paternità delle scene rock successive a quella di via Cairoli (questo scambio è, ad ogni buon fine, da me conservato ma non pubblicato dato il carattere privato della conversazione per il quale avrei bisogno del permesso del Censi).

Sul fatto che due tag in una settimana, nell’ambito di uno scambio (inizialmente accettato) di battute, si configurino come spam ho dei forti dubbi e comunque, anche se fosse, ritengo di poter asserire (qui, altresì, senza alcun dubbio)  che la reazione del Censi sia stata del tutto sproporzionata.

Sul concetto di rivendicare paternità delle scene rock pontine successive non capisco assolutamente dove il Censi abbia potuto leggere questo mio intento dato che il lavoro che stavo portando avanti si prefiggeva un limite temporale ben preciso (gli anni ‘80: il sottotitolo del blog indicava esclusivamente  quel periodo ) --->clicca QUI per la Mappa Concettuale del Blog<--- e in nessuna forma ho mai avanzato “paternità” su qualcosa che, tra l’altro, non conoscevo e non mi interessava conoscere poichè estranea sia alla mia esperienza diretta (avendo lasciato la provincia di Latina nel 1989) che ai dichiarati obiettivi del mio lavoro di ricostruzione storica.

Mi è apparso immediatamente evidente che le giustificazioni avanzate dal Censi avessero un mero carattere strumentale.

Il Censi, che ha una radicata ed ostentata avversione per quelle che definisce “guardie” (clicca per leggere --->QUI<--- e anche --->QUI<---) in una bieca visione vetero-anarchica più basata evidentemente sull’odio e sul pregiudizio che sullo sviluppo dell’interiorità di ogni singolo essere umano (che ritengo, altresì, l’unica possibilità di pensare realizzabile questa bellissima utopia) è stato evidentemente disturbato dalla circostanza che (ironia della sorte: "eccesso di ironia" direbbe lui...) proprio una “guardia” stesse facendo un lavoro che, comunque, andava a "fare ombra" alla figura di “influencer de’ noantri” che si era ritagliato con la sua Pagina (afflitta da evidentissima confusione semantica ma con un "pubblico" non in grado di discernerla...) nel corso degli anni nella provincia pontina.

Le dinamiche che più mi hanno sorpreso (e per le quali ho deciso infine di interrompere il lavoro del Blog) comunque sono state quelle che definirei “passive” ovvero non aver ricevuto (nemmeno in privato!) la minima parola di solidarietà per la diffamazione ricevuta nonostante il dialogo tra me e il Censi sia avvenuto pubblicamente sulle nostre Pagine Facebook.

Questa circostanza è stata alla base della mia decisione di chiudere "Anarchy in the U.Kairoli" e cancellarlo dal web: come avrei mai potuto continuare a sviluppare un lavoro con un collaboratore che, con il suo silenzio, implicitamente avallava il comportamento del Censi?

E’ stato un peccato certamente perché il Blog che avanzava tra l’indolente indifferenza dei protagonisti dell’epoca stava, altresì, riscuotendo attenzione da parte di cultori del periodo sparsi per l’Italia che si stavano adoperando ad aiutarmi a recuperare materiale (fanzines pontine erano già pervenute dalla toscana!) che era stato dato definitivamente per disperso.

Quel lavoro, altresì, sarà riportato e proseguito su queste pagine con in più la possibilità di raccontare la vera storia di via Cairoli, vera in quanto bonificata da qualsivoglia vacuo auto-panegirico cui era assolutamente aduso il Sotto-Mandriano con il quale, scelleratamente, avevo intrapreso quell'opera. (clicca QUI per guardare e - nel caso - si consiglia caldamente l'assunzione preventiva di un cucchiaio di Plasil.)

Una volta appurata l’evidente preclusione da parte del Censi  di qualsiasi forma di dialogo, il 15 febbraio (clicca QUI per leggere il post) gli ho chiesto - come atto di mera coerenza - la rimozione dalla sua pagina di materiale da me creato negli anni ‘80 relativo alla mia band “Negative Existence che lui ha pubblicato (QUI) nel 2014.

Atto di mera coerenza perché se il Censi “non riconosce alcuna paternità o primigenie” non si capisce perché, poi, si prenda la briga di pubblicare materiale dell’epoca di via Cairoli appropriandosene per arricchire dal punto di vista documentale la sua confusionaria pagina Facebook. Dando dimostrazione, alla fine, che sia proprio lui che intenda arrogarsi diritti su tutto quello che è accaduto nel rock pontino dal 1981 ad oggi e non altri.

A seguito di questa mia richiesta (fatta pubblicamente) ho ricevuto delle ulteriori offese (--->clicca QUI per leggere<---) e nel seguito del confronto (sto continuando a chiedere la rimozione di quel mio materiale) delle minacce (--->clicca QUI per leggere<---) da parte di suoi amici mentre il Censi non ha ritenuto di rimuovere le mie opere d'intelletto in barba a concetti basici di correttezza e delle Licenze Creative Commons che sono universalmente riconosciute come regolatrici del diritto d'autore nel world wide web. 

Alla fine fa piacere, se pur amaro, leggere dei commenti sotto alcuni post pubblicati ove il  Censi domanda, riguardo la prima formazione di un gruppo storico e fondamentale del punk di Latina come i London 77, “chi c’era?” (--->clicca QUI per leggere<---) oppure battute che sarebbero state scartate anche al Bagaglino (ripetute magari più volte come un disco incantato...--->QUI<--- e --->QUI<---) perché questo conferma il livello intellettuale di questa gente, livello che non poteva chiaramente permettere loro di apprezzare quel lavoro di ricostruzione storica sistematica con approccio storiografico che avevo messo in piedi.

Quel Blog non se lo meritavano nella maniera più assoluta quindi è stato più che giusto chiuderlo e farlo sparire dal web.

Che rimangano a fare battute da bar e a chiedersi "chi c'era?" fino alla fine dei loro giorni.

Da tutto il succitato Letame è nato il fiore della “Capit Mundi?” quindi devo ringraziare di cuore il triste Censi - nonchè l'intera mandria alla quale appartiene - per avermi ispirato questo sito e confermato che feci cosa saggissima fuggendo (io effettivamente, non per mera finzione pseudoletteraria come lui) dalla provincia di Latina nel 1989.

P.S.: questo post rimanga a futura memoria del letame dal quale è nata la "Capit Mundi?" e anche ad ogni buon fine alla luce delle minacce ricevute sopra documentate.     

via cairoli latina