L'INTELLIGENZA COLLETTIVA AL BAR DELLO SPORT

Share |

Oggi, in questo triste paese, bisogna constatare che il riflettere costituisce davvero un problema.
Impera la Propaganda che, per definizione, esclude la possibilità della riflessione. Abbiamo una Propaganda Berlusconiana alla quale viene opposta una Propaganda Antiberlusconiana. Ad ognuno di noi è richiesto di schierarsi e senza indugi: o da una parte o dall'altra, non importa, basta che si stia "tutti in fila per tre".

Non ho mai affermato che si debba disertare l'imminente No Berlusconi Day.
Ho, al contrario, affermato che ho profondo rispetto per qualsiasi manifestazione del pensiero. Purtroppo, l'aver solo tentato di contribuire ad una riflessione sulle modalità di espressione e sulla necessità di acquisizione di maggiore consapevolezza circa queste modalità e circa gli obiettivi da raggiungere, mi ha portato ad essere tacciato, via via, di "berlusconismo", "infiltrazione" e "confusione mentale". Inevitabili conseguenze da affrontarsi per ogni mente che reputa più importante l'esercizio della critica rispetto a quello dello schierarsi a prescindere perchè l'"unione fa la forza".
Non è una formalità, avrebbe detto G.L.Ferretti, ma una questione di qualità.
Non è attraverso una mera questione di numeri che si può sperare di salvare questo paese.
E, parallelamente, il problema, evidentemente, non è quello di "un uomo" come affermano qualunquisticamente gli organizzatori del No Berlusconi Day nel loro Testo dell'Appello.
Se poi vogliamo illuderci, illudiamoci...
Ma non mi starò a ripetere, considerata l'evidenza di tutto ciò per chi ha occhi e vuole vedere.

Impera la Propaganda e il risultato è lo svilimento di un importante mezzo di comunicazione quale è la Rete, nel caso di specie, quale è Facebook.
Riflettere e cercare un "luogo" di riflessione comune è l'anima della politica. La Propaganda tout court (in questo caso di Contro-Regime) è l'esatta antitesi della possibilità di riflessione, la impedisce osteggiandola e nega la possibilità della creazione di "luoghi" di riflessione comune.
Nega l'anima della politica: la partecipazione nella consapevolezza.
Riduce questa nuova Agorà ad un banale "Bar dello Sport", alla faccia di Levy e del concetto di '"intelligenza collettiva".
Si vede, perciò, solo l'aggirarsi di orde di hooligans pronte a cantare i loro cori e a sbeffeggiare e "punire" quelli che non vestono i loro colori, quelli che non "sventolano la loro bandiera".
E' l'Italia di Berlusconi: il suo capolavoro più grande.
No, non è una semplice questione di "un uomo". E' un problema assai più vasto e radicato.

L'occasione della creazione di un "luogo" nel quale sviluppare, attraverso l'interazione, consapevolmente i processi democratici, compiere i primi passi verso quel concetto di "Democrazia in Rete" che sarebbe auspicabile nella maggiore consapevolezza dell'uso dei nuovi media, verso quell'"intelligenza collettiva" preconizzata da Levy, viene, attimo dopo attimo, svilita e sprecata.
Ma come mi sento ripetere da più parti nel nostro bel Bar dello Sport: "pensiamo alle cose importanti".


Paolo Palmacci