COSCIENZA

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Individuare le cause del Problema Italia e delineare i temi utili a stilare una bozza del manifesto è davvero impresa ardua!
A me, così, in generale, viene in mente solo la parola COSCIENZA nelle sue diverse sfaccettature, inestricabilmente intrecciate: prendere coscienza - agire con coscienza e costruire una società cosciente.


PRENDERE COSCIENZA: acquisire una coscienza critica della situazione attuale, dei nuovi strumenti a disposizione, del cambiamento sociale attualmente in atto.. quindi conoscere sapere scoprire capire ricercare rendersi conto.. !!!!


AGIRE CON COSCIENZA: si richiama tutto il valore della Responsabilità individuale, delle azioni personali, dell'agire dal basso, anche introducendo piccole ma significative modifiche nel proprio modo di vivere e di essere.
Sono sempre più convinta che ogni vero e reale cambiamento della società non si realizzerà se non attraverso la trasformazione della coscienza individuale. Ogni singolo individuo è in grado di lasciare un segno del proprio essere nel mondo, se fa della propria vita un cammino consapevole.
La frase di Gandhi a cui fai riferimento “sii tu il cambiamento che vuoi nel mondo” richiamava proprio ad un agire individuale attento, responsabile, coerente, che fosse esempio per gli altri (ed è questo che lui ha cercato di fare) [e talvolta nel mio piccolo ci provo pure io :-)]

COSTRUIRE UNA SOCIETA' COSCIENTE: mi torna in mente l'idea Marxista di “coscienza di classe” secondo la quale proprio la solidarietà tra i proletari avrebbe portato alla rivoluzione; a diffondere tale coscienza di classe doveva essere una RETE di associazioni tra operai e contadini contro la borghesia ed i suoi ideali.
Forse la vera rivoluzione verso la quale possiamo tendere oggi è uscire dal dualismo Noi/loro - Governo /Opposizione - Destra/sinistra - Schiavitù/Libertà... riconoscere che i due poli si autoalimentano, si nutrono reciprocamente e che l'alternarsi di uno sull'altro non ha prodotto e non produrrà mai un reale positivo cambiamento (anche il Popolo Viola è andato a schierarsi in uno dei due poli ed ovviamente non lascerà traccia significativa).
Quindi? Cercare un superamento di tale condizione, generare il Nuovo, inventare un'azione Liberatrice, essere altro e di più..
.. ma qui non so proprio più come andare avanti :-(

Mi consolo con la frase di Lenin, che in qualità di Presidente del Popolo della Schiavitù avrai già letto, e che sento anche come consolatoria a chiusura delle mie confuse riflessioni notturne.
«Uno schiavo che non ha coscienza di essere schiavo e che non fa nulla per liberarsi, è veramente uno schiavo. Ma uno schiavo che ha coscienza di essere schiavo e che lotta per liberarsi già non è più schiavo, ma uomo libero» (Lenin).

(Ludmilla Ferlini)