IL POPOLO DELLA SCHIAVITU' FOR DUMMIES

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Il Congresso Destituente del Popolo della Schiavitù è, essenzialmente, una conferenza sui generis, nata da una 'narrazione' sviluppata sul web (nello specifico mediante Facebook).

Considero l'"uso creativo della rete" come una notevole opportunità per tutti, in forza della sua orizzontalità, non solo dal punto di vista di una "resistenza culturale" ma, ancor più, come strumento di creazione di nuovi linguaggi dotati di forza antagonista.

In una situazione di over-flow comunicazionale, forse, il gesto creativo che fa suoi gli strumenti dell'ironia e della provocazione ha qualche chance in più di aggirare le difese che tutti poniamo in essere per salvaguardarci dall'eccesso delle informazioni che ci avvolge.

Da questi presupposti origina la 'narrazione' del Popolo della Schiavitù che ha inteso rappresentare un non-luogo di riflessione (autocritica, in primis, e critica) sulle possibilità che possono giocare i new media nello sviluppo di nuove forme di partecipazione ed azione politica a fronte della sempre più evidente crisi dell'istituto della democrazia rappresentativa; circa quanto possano essere occasione (se utilizzati in modo appropriato) di liberazione di spazi di consapevolezza e quanto, al contrario, possano produrre nuove forme di dipendenza, tramutarsi in vacui "sfogatoi", in valvole di sfogo psico-sociali assolutamente funzionali allo status quo.

Una riflessione, in sintesi, che muovendo dalla necessità di acquisire consapevolezza delle nuove forme di "schiavitù" che ci riguardano tutti (nel momento storico della morte della dicotomia servo-padrone) vuole individuare una speranza, ma scevra dall'illusione, nell'acquisizione di una maggiore consapevolezza nell'uso della Rete.

L'evento del 29 è il punto di arrivo di questo percorso sviluppato nel web e, nella sua forma di "Congresso Destituente", intende essere un momento di catarsi, di sublimazione, e, nell'atto di celebrare lo scioglimento del Popolo della Schiavitù, un viatico sulla strada, oggi certamente lunghissima, del recupero degli spazi di libertà che quotidianamente ci vengono defraudati.

Paolo 'Neupaul' Palmacci

Il Presidente, l'Unico.