LEGGO E SORRIDO

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Leggo della "rivolta del web", dei sit-in del sedicente "popolo viola", dell'"indignazione" dei maggiori leader dell'altrettanto sedicente "opposizione" in relazione all'ennesimo "abuso di potere" perpetrato da una "maggioranza" che ha, da sempre, fondato la sua ragion d'essere sulla ri-scrittura delle regole cosiddette democratiche (ma non solo) a suo uso e consumo in nome della sbandierata necessità di riformare un paese rimasto incastrato tra le ideologie del secolo scorso e quindi impossibilitato a volgere lo sguardo verso il futuro.

Sappiamo (o, perlomeno, dovremmo sapere) quanto questo "blocco di sistema" non sia affatto casuale. Quanto sia il prodotto di una strategia politica che doveva, gattopardianamente, permettere di riciclare una classe dirigente giunta alla fine del suo ciclo attraverso un nemmeno molto profondo ritocco di chirurgia politica estetica. Dovremmo saperlo anche se la ri-scrittura della Memoria ordita in quest'ultimo quindicennio ha sortito effetti filologici profondi.

Leggo di italiani che sarebbero stufi di tutto ciò. Che poi saranno quelli che alle prossime regionali voteranno per Bersani con Casini. Ignorando (o rimuovendo) chi ci sia dietro Bersani e chi sia Casini.

Leggo che si sta per preparare un'altra manifestazione di piazza: come se chi ha appena scritto e votato quest'ultimo decreto legge non avesse già chiaro (in forza di indagini sullo stato di obnubilamento dell'"opinione" pubblica) il peso assolutamente irrilevante di queste eventuali manifestazioni che, invero, sono assolutamente funzionali come valvole di sfogo psico-sociali.

Leggo e sorrido.

Il Presidente, l'Unico.

Paolo Palmacci