Live Uragano 281284

di Paul Shiva 16 agosto 2024

Il 28 dicembre 1984, a distanza, quindi, di poco più di un anno e mezzo dal fondante e seminale concerto dei Muddy Boys e dei Negative Existence [clicca QUI per leggere e per il video] che proprio lì si era tenuto il 17 maggio 1982, i gruppi del nuovo rock della “scena di via Cairoli” tornarono a calcare il palco del Cinema Teatro Tirreno: questa volta si esibirono i Mono assieme a Tacite Intese, Human Expression e London 77 [clicca QUI per leggere].

Si trattò del primo concerto organizzato dall’Associazione Culturale Uragano [clicca QUI per leggere] di Latina (creata proprio dal collettivo  di via Cairoli per implementare l'attività artistico-culturale della scena). L’intera esibizione dei Mono unitamente ad un live dei London 77 [clicca QUI per leggere] al C.S.O.A. Casal Bernocchi del 3 marzo 1985 (più il brano “Vorrei Essere Felice” tratto proprio dal loro set di quella serata) vennero poi pubblicati in uno split demotape intitolato “Catastrofe nel Vuoto” inizialmente allegato al numero 3/4 della fanzine Plastica del maggio del 1985 [clicca QUI per ascoltare].

A parte la (bisognerebbe dire: inevitabilmente) magistrale esibizione dei Mono questo evento fu rilevante anche perchè segnò ben due esordi sul palco: quello di Tacite Intese e quello degli Human Expression di Sabaudia.

Come avevamo scritto QUI subito dopo la pubblicazione del demo “Fear of Living” (1983) i Containers si erano sciolti ed Alessio Iancarelli aveva intrapreso il progetto Tacite Intese (che lo vedeva, in pratica, come solista che si avvaleva di alcune collaborazioni esterne).

Quel 28 dicembre Iancarelli fu il primo a salire sul palco del Cinema Tirreno accompagnato solo da un Tascam che riproduceva le basi elettroniche (e che, tra l’altro, ad un certo punto impazzì: non ne voleva più sapere di fermarsi…) per una esibizione dal carattere multimediale. Infatti la scenografia fu molto particolare: due lampade trasformate in manichini con le teste illuminate chinati sulle tastiere ed una pianta per una riproduzione di una specie di salotto post-moderno nel quale Iancarelli fece accomodare sonicamente il numeroso pubblico presente. Il suo set iniziò con una versione sparatissima di "Still on the Sand", poi seguirono "Lonely Boys" e "Empty Spaces" per concludere (anticipatamente causa i suddetti problemi con il Tascam senza eseguire il previsto pezzo conclusivo "Chance") con "The Drop". Tutti pezzi che faranno poi parte del demo "Strange Emotions", che sarà pubblicato qualche mese dopo, all'inizio del 1985. La scenografia del live set di Tacite Intese fu curata da Max Vittori, mentore e amico di Iancarelli.

Alessio Iancarelli Tacite Intese Uragano 281284

Alessio Iancarelli @ Uragano 281284

Dopo Tacite Intese salirono sul palco i Mono [clicca QUI per leggere]: Tommaso Pastore (chitarra e basso), Augusto Zimbalatti (tastiere e sax), Massimiliano Recanatesi (chitarra), Paolo Tomassi (basso), Andrea Lopez (batteria) e Eugenio Pastore (cori) aprirono con una splendida interpretazione di uno dei loro pezzi migliori “Gasoline Remains” a cui seguirono “The Perfect House”, “From Planets and Satellites”, “Nuova Delhi” (che faranno parte di “Tra Breve” che sarebbe, pr uscito proprio tra breve :-)  nei primi mesi del 1985),“Vistablue” per chiudere con "Blinds" il pezzo sicuramente meno riuscito dell'intero set. Concerto, come loro solito, di altissimo livello sia espressivo che tecnico.

Dopo i Mono fu la volta dell'hardcore punk dei London 77 che proposero praticamente l'intero demo "Iustitia", tredici tracce, come loro solito, violente e dissacranti. Il terzetto costituito da Ferdinando Ferdinandi (basso e voce), Giulio Pazienti (chitarra) e Tommaso Dorati (batteria) era ormai affiatatissimo dopo aver registrato ex novo il demo "Iustitia" nell'estate appena trascorsa ma, altresì, stava già disgregandosi ed infatti da lì a pochi mesi i London 77 si sciolsero definitivamente.

L’altro esordio che avvenne in quella serata fu quello degli Human Expression di Sabaudia autori di un neo-progressive (se pur con influenze velatamente darkwave) che salirono sul palco per ultimi. Purtroppo la band incontrò delle difficoltà tecniche per cui dopo aver eseguito solo due pezzi posero fine al loro set tra lo scontento generale.

Il voler condividere quel palco con loro, comunque, rappresentava la chiara dimostrazione dell’apertura della scena nuovo rock di via Cairoli anche nei confronti di esperienze musicali stilisticamente differenti e fondamentalmente lontane dalla subcultura punk-new wave che ne era la profonda matrice creativa e che invero, solitamente in quegli anni, tendeva, per così dire, 'naturalmente' a contrapporsi ai generi musicali che avevano forgiato culturalmente gli anni '70 (come il progressive e l'hard rock avevano di certo fatto).

Clicca QUI per ascoltare la recensione del concerto sulla Audiozine allegata a Plastica nr. 3/4 uscita nel maggio 1985.

Locandina Concerto Tirreno Latina Uragano 281284